Sulla collina strutturale possono oggi essere
realizzate a macchina le cosiddette “scogliere”, costituite da pietrame
di grandi dimensioni posizionato in modo da creare muri a secco di contenimento
che sostengono ripiani anche di grandi dimensioni. Sotto l’aspetto
paesaggistico le scogliere non possono competere con i muri a secco di antica
tradizione, ma assolvono completamente gli obbiettivi di ridurre drasticamente
l’erosione, ridurre i deflussi superficiali, consentire la meccanizzazioni
delle operazioni colturali e di riutilizzare il pietrame che viene portato in
superficie con lo scasso.
Figura: Versante chiantigiano sistemato a scogliere
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