Erosione Suoli

Erosione Suoli


Lavorazione trasversale alla pendenza

La modalità di lavorazione del terreno è importante nel determinare il processo erosivo. Soprattutto sui deve fare attenzione a come sono eseguite la lavorazione profonda e la successiva lavorazione superficiale.

La lavorazione profonda, quale può essere l’aratura, deve essere eseguita a rittochino, in tal modo, producendo fette sufficientemente strette (1:1), consente un rovesciamento parziale ed uno sbriciolamento accentuato. Con tale tecnica è possibile realizzare un profilo uniforme ed una superficie omogenea, priva cioè di solchi di lavorazione profondi che possono divenire pericolose vie di ruscellamento e di erosione in caso di forti precipitazioni.

Eseguendo la lavorazione profonda in traverso, soprattutto nei terreni argillosi, si produce un fondo di lavorazione ondulato che ostacola il deflusso dell'acqua sottosuperficiale aumentando l'instabilità del soprastante manto terroso.

La lavorazione superficiale o complementare, come l’erpicatura e tutte le altre lavorazioni necessarie per l’affinamento del terreno, è quella che maggiormente influisce sul processo erosivo. Stando agli studi di Farris (1948), del quale è riportato uno schema sintetico, la lavorazione complementare deve essere eseguita trasversalmente alla massima pendenza al fine di ridurre il deflusso superficiale e le perdite di suolo.


Figura: Effetti della direzione dei lavori sui deflussi (FARRIS, 1948).

 
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